Il Certosino

La ma famiglia mi portava per un mese a Cogna tutti gli anni. Nel 1977 un compagno di gite mi portò nella palestra di Lillaz (vicino a cogne) a provare una via di III e IV con gli scarponi.

Mi ricordo le prime doppie con la corda alla Piaz, sotto il sedere dietro la schiena e sopra la spalla senza cordini di sicura... pantaloni alla zuava rinforzati con ritoppi di pelle, dove scorreva la corda. Chiodi sempre pochi... 2 o 3 volte in falesia... e poi Gran Paradiso dal bivacco Pol per la cresta Gastaldi ed il Roc.

Per due anni mi hanno prestato una corda da 40 metri (allora usava così) casco ed imbrago.... scomodo!!

Ho arrampicato tanto con Paolo Baraldi, il Babbo di Luca. Era simpatico e sempre gioviale.

Marco Borsarini (felicemente trasloccato in Brasile!) ha aperto a Badolo Basso una via chiamandola "Marcao meravigliao" il periodo che Renzo Arbore in un suo programma usava la canzone "cacao meravigliao". Forse era "Quelli della notte". Il clima non era competitivo ma c'era voglia di scoprire e sperimentare nuove "possibilita' tecniche" a Bologna. Nuovi gesti, movimenti ed equilibri che avevano più che a fare con il ballo e la ginnastica artistica che con l'Alpinismo!

Sono di Genova perciò era diventato il mio sopranome. Nel 1980 frequentava Badolo Atos Rocchi di Pianoro, molto simpatico, che faceva finta di non ricordarsi Genova e mi chiamava La Spezia voltri Savona ecc ed infine 5 terre.

Suono da quando arrampico. Sono cose compatibili. Si suona con delicatezza e con vigore. Si arrampica in placca ed in strapiombo.

Tutto è relativo alla voglia ed all'impegno che uno può o vuole metterci.

Nel 1990 "Futura" (7a a Badolo alto) era una delle vie più dure di Badolo ed in quel periodo, a parte Corticelli, Luca Favero, A.Vanni ed il "Pompiere" (Tiziano Nannuzzi) eravamo meno di dieci a salirla.

Ero leggero ed allenato. Il 7b lo faceva solo Patrick Berhault e pochi altri. Per noi i 6b e i 6c erano moltissimo. Quando agganciavo i piedi sopra la testa si stupivano tutti e scossavano la testa. Dopo pochi anni si è cominciato a parlare di "foot hook"!

Nelle mie vie il lavoro e' stato quello di sfruttare al massimo tutto ciò che era naturale e scavare meno possibile.

Questo con molti tentativi, scavando fai anche una via al giorno. Io ne facevo una in 2 settimane! Il 95% degli appigli delle mie vie sono naturali o ingranditi ma sempre dove vi era già qualche cosa. Ecco percgè a volte due prese grosse vicine: perchè erano già lì!

Se non usi bene i piedi in aderenza, prova per un po' da secondo!

I chiodi li mettevo dopo. Generalmente in posizioni da poter mollare una mano ed assicurarsi senza rischi.

Si andava a Stallavena ed Arco. In Estate si andava spesso in val di Mello (la mia passione per le placche)

Jurassik park

Permettimi di dire che all'epoca ho fatto molta fatica a fare quelle 2-3 vie allo Sblisgo. Non ero forse ben visto da chi ci aveva gia messo le mani sopra, tant'è che ho messo i chiodi sulla via in questione con un trapano a mano(!) perchè non mi prestavano il trapano.

"AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE" si, perchè in quel periodo era stato inquisito Andreotti. Il telegiornale un giorno disse: "è stata data l'autorizzazione a procedere contro Andreotti perciò andrà al processo" La frase: AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE era sempre sui giornali.

Nel cartellino con il nome della via, c'era una fotocopia da un quotidiano con una piccola foto di Andreotti! Ma il solito Signore non ha gradito... e mi ha tolto tutto, oltre che il nome della via: per Lui era meglio "To' fuso lu piede" come pure si è permesso di battezare Lui un'altra mia via (sbleng) senza interpellarmi per il nome.

Ma che dire... vabbene cosi... le vie sono belle ugualmente!

Tutto il lavoro di J.S.Bach

Canyoning dal 1990. Ho fatto un poco di Speleologia. Dal 1998 faccio Parapendio e da 2 anni, anche Parapendio con il motore. Un giorno sono riuscito ad atterrare davanti a Badolo!!