Introduzione

L'eremita, il premier, il boss, il certosino e l'alchimista

Spiro

...Era una Domenica di Marzo, "secca", piena di sole, in quel di Badolo Basso.

Scalavo da circa un anno e, tra una via e l'altra, mi ero incuriosito di un signore un pò schietto e schivo, con tanto di occhiali da sole, attorno ai 40, alto, che scalava di fianco a noi con la sua moglie.

- ... scusi, Lei dove scala di solito oltre che a Badolo?
- ma... di solito veniamo qua con Gloria (sua ex-moglie..) o andiamo a Fosso Raibano
- e dove si trova questo Fosso?
- è circa 3 km più giù, andando verso Sasso Marconi. Posto carino con vie più dure e incazzate. Haa !! Lì caro mio non ti bastano le tue braccine!

Mi sono sentito come offeso... non ero molto curioso di vedere quel posto. E che cavolo! Nessuno prima aveva parlato di "Fosso". E poi... se sono sempre tutti qua a Badolo... beh... ci sarà una ragione! Magari non è così bello come dice questo "Boss-Pietro". E poi, se non bastano le braccia allora con che cosa dovrei scalare? Col cazzo?

Il tempo passa. Il discorso si archivia e noi siamo sempre più impegnati a fare circuiti da 25 movimenti con recuperi parziali di 5 minuti. Sospensioni da 10-15 sec, trazioni con sovraccarico e... giocare su questo strano panello di liste di legno che ha montato Luca. In un secondo tempo scopriro' che si chiama "PAN GULLICH"... pronunciato "Gullichhhh" e non Gullic come ci riprende incazzato il mio conquillino crucco (ciao Uwe!).

Sabato 20 Maggio 2000.

Luca mi chiama presto la mattina, proponendomi un giro a Badolo. Quando arriviamo al parcheggio... ressa di macchine... inesorabilmente Luca si irrita!

Si gira e mi fa: "che dici di fare un salto a vedere l'altro posto che c'è qua sotto, che qua... mi girano già le palle!!"

Io avevo dimenticato completamente la sua esistenza! Gli dico: "non sappiamo dov'è... non abbiamo neanche una guida, qualcosa...!"

La macchina è sua ed io sono troppo sulle mie. Quindi lo assecondo, quasi con indifferenza. Non me ne frega più di tanto più che altro.

Parcheggiata la macchina vicino ad un'altra che abbiamo trovato dopo il ponte di Fosso Raibano, entriamo nel bosco sovrastante alla ricerca di un segno, di un indizio di vie scalabili.

Mi ricordo che ci ha colpito molto e subito la parete appoggiata dello Sblisgo. Pensavamo che lì le vie si sarebbero state semplici e allora abbiamo attaccato la famosa "via del triangolo" che ci sembrava quella piu facile in quanto più lavorata, con più prese e appigli rispetto le vie di fianco.

Sgomento TOTALE quando mi resi conto quanto fosse repulsiva e stronza la via... proprio lì, nel superare 'sto "triangolo di Venere rovesciato".

Non ce l'ho fatta e ripiegando sulla via di fianco a destra sono riuscito ad arrivare al cavo e salvare il mio materiale (rinvii) lasciato a quella via, chiamata "SBEDELENG".

Nel calarmi, avertii la presenza di un uomo vecchio, molto magro, sembrava un Eremita, che puliva il sentiero dai rami secchi. Ci siamo avvicinati con Luca e abbiamo fatto conoscenza.

Ci siamo resi conto dopo qualche minuto di chiacchere, che stavamo parlando con il Signore che aveva creato gran parte di quelle vie e anche fautore di una Guida di cui, per nostra fortuna, aveva una copia con se, da vendere.

Fu così l'incontro con Benni... uno dei Padri Spirituali e Legittimi di Fosso.

Insieme a Marcello Ferioli (il più prolifico chiodatore, ancora in azione a Fosso all'estremo sinistro), Andrea Vanni (Fautore delle primissime vie), insieme al Genio di ALBERTO CORTICELLI (che adesso riposa in pace..) sono i Pionieri (il Primo=Premier), affiancati da STEFANO BENDOLA (il certosino) e PIETRO VANZI (il Boss), costituiscono le COLONNE PORTANTI della scalata a Fosso Raibano ognuno a modo suo e per motivi diversi.

Spiro

Stefano, per le sue magnifiche vie dove il lavoro certosino dei piedi e la particolarità dei movimenti (per esempio: Millenium) arrichiscono in modo inesorabile il bagaglio tecnico di un Climber... credetemi!

Andrea ed Alberto, perché sono stati i primi a metter piede a Fosso.

Pietro per aver dato una spinta NOTEVOLE alla riscoperta dell'Alta Difficoltà in Placca ed un aspetto "MISTICO" se vogliamo alla passione per il muoversi in Verticale.

Benni è l'Artista, lo Spirito Libero, il Lavoratore Instancabile, l'Eremita... il Guru.

E Marcello... beh Marcello è l'amico coetaneo ed il piu attivo attualmente. L'Innovatore, "Alchimista" anche. Certamente, insieme a Benni il più prolifico. E' l'Anima Irrequieta, quello del: "ci sarebbe ancora da fare...".

A questi Signori, voglio rendere onore ed eterna gratitudine per quello che hanno creato con Sacrificio, Fatica e tanto Amore a Fosso.

Per quello che indirettamente - le loro vie - hanno provocato su di me.

Non nascondo che quando mi vedete scalare cosi come scalo, gran merito è Loro e delle loro vie.

Ma si, lo so... non sono i chiodatori di Lumignano Classica o di Massone e che ne so io... si, è vero.
Ma sono quelli che hanno preso per mano la povera sorella del calcare e del granito e hanno creato "PASSIONE VERTICALE" a 20 minuti in macchina da Bologna.

RISPETTO e Chappeau come dicono i Francesi!!

Rendo omaggio a Loro, facendoli conoscere a voi... con le loro parole...

Spiro